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Ciclismo - 6° Campionato Europeo – Kornhorn (Olanda) 4/7 Maggio 2008
Il bicchiere mezzo pieno
Riflessioni su come si possa godere di un evento sportivo a prescindere dal risultato.


di Luca Zago

Il team presente in Olanda: da sin. Mario Cotugno, Tiberio Valoti, Luca Zago, Marcello Simoni, Daniele Sommavilla, Fabio Repetto, Alfio Moroni.Santambrogio di Valpolicella (Verona) - Dopo il rientro dalla trasferta olandese ho ritenuto opportuno scrivere alcune semplici parole di ringraziamento a coloro che hanno lavorato perchè la nostra partecipazione andasse nel migliore dei modi.
Inizio dall’A.S.P.M.I. con il lavoro di Aldo Diddi e Alfredo Matteucci che ci hanno dato l’opportunità di partecipare a questo evento. Poi Marcello Simoni, Mario Cotugno e Alfio Moroni per aver organizzato a regola d’arte la nostra trasferta, raccolto i fondi per l’acquisto dell’abbigliamento sportivo, trovato la disponibilità gratuita del pulmino utilizzato per il viaggio ed essersi alternati alla guida di questo viaggio lungo circa 3000 km.

(Nella foto: Il team presente in Olanda: da sin. Mario Cotugno, Tiberio Valoti, Luca Zago, Marcello Simoni, Daniele Sommavilla, Fabio Repetto, Alfio Moroni.)

L’ incitamento e l’assistenza fornita in gara con passaggio di borracce che sono state determinanti nel portare al termine la gara durata 3 ore e 18 minuti, sulla distanza di circa 136.8 km. coperti alla media di circa 42 km/ora. Grazie anche per aver contenuto al minimo i costi della trasferta, infatti con 150 euro a testa ci siamo pagati gasolio, autostrada vitto e alloggio.
Agli organizzatori della manifestazione che ci hanno assistito durante tutto il soggiorno con la massima accoglienza e cordialità.
Alla Ditta “Il Fiorino s.p.a. marmi e graniti” che si è dimostrata sensibile mettendoci a disposizione un abbigliamento di prim’ordine.
Un grazie anche all’atleta Fabio Repetto che con l’ottima conoscenza della lingua Inglese ci ha agevolato nei dialoghi con lo staff organizzatore, con i colleghi degli altre squadre partecipanti e con la cittadinanza di Kornhorn.
Infine una parola di ringraziamento agli atleti Sommavilla, Valoti e Repetto con i quali ho trascorso piacevoli giornate di sport in buona compagnia e affrontato la competizione con vero spirito di squadra.
Due parole sulla corsa: veramente dura sia per la preparazione dagli atleti che per la lunghezza del percorso e per il forte vento, inusuale per noi, che ci ha messo tutti quanti a dura prova. Personalmente, una volta superato il traguardo, ho provato un immensa soddisfazione per aver terminato e onorato questa competizione. Me l’avevano detto ed in Olanda ho potuto constatare di persona: in queste competizioni il livello di preparazione delle squadre partecipanti è molto alto, anche perché alcuni atleti possono usufruire di agevolazioni dai propri corpi di appartenenza per affrontare al meglio la manifestazione. Non ne faccio un cruccio……va bene anche così.
Grazie ancora e un saluto a tutti.
Risultati completi su: www.uspe.org

CAMPIONATO EUROPEO Campestre
A VICHY GLI ITALIANI SI FANNO ONORE

La squadra femminile conquista il 6° posto, grazie all’ottimo 7° posto di Santini Simona ed alla compattezza del gruppo.

Non si erano ancora spenti i riflettori sul Campionato Italiano organizzato da G.S. Brescia, che gli atleti del cross country si sono resi protagonisti di un’altra bella pagina di sport per l’Associazione.
I migliori specialisti della corsa campestre in ambito nazionale, selezionati dal tecnico dell’Aspmi Angelo Vecchi, si sono infatti recati domenica 16 Marzo a VICHY (Francia) dove hanno partecipato alla 13esima edizione del Campionato Europeo USPE di corsa campestre.
La manifestazione ha avuto luogo nell’affascinante contesto del centro Omnisport di Vichy, una struttura immersa in una splendida area verde, dotata di attrezzature per la pratica delle diverse discipline sportive e di alloggi per gli atleti.
Il percorso “muscolare”, caratterizzato da numerosi saliscendi ha impegnato le donne sulla distanza di km 5,4 e gli uomini sui 10,2 km.
Inutile dire che si è trattato di una manifestazione di alto livello; l’avvento dei paesi dell’est europeo, ha portato ad un innalzamento del tasso tecnico delle competizioni, precludendo tuttavia ogni possibilità di successo agli altri atleti.

(Nella FOTO: La rappresentativa nazionale guidata da Angelo Vecchi presente a Vichy)


In campo femminile il titolo di campionessa europea è stato vinto con il tempo 18’21” dalla rumena Bobocan Ancuta, già campionessa europea under 23 di corsa campestre nel 2007.
Al 7° posto, con il tempo di 19’08” a soli 47” secondi dalla vincitrice, si è classificata la prima delle italiane, Simona Santini di Jesi, protagonista di una gara eccezionale corsa sempre nelle prime posizioni del gruppo. Stretta nella morsa delle atlete ucraine, ha ceduto solo nel finale, riuscendo tuttavia a spezzare l’egemonia delle atlete dell’est tutte piazzate nelle prime 12 posizioni della classifica. La seconda delle italiane è stata Liliana Canzoneri di Alcamo che, sotto l’occhio attento del fidanzato/allenatore ha conquistato un buon 37° posto con il tempo di 22’05”. Scorrendo la classifica troviamo al 48° posto la torinese Paola Settia, classe 1964, atleta che vanta la partecipazione a numerosi campionati europei e che anche in questa edizione ha dimostrato grande tenacia e carica agonistica. Poco distanti le bresciane Stefania Santoro al 51° posto e Elena Botticini, appena guarita da una bronchite, al 54° posto. In 66esima posizione, è giunta la maratoneta triestina Susanna Perini.
Le prestazioni delle atlete sono valse la conquista di uno splendido 6° posto, migliorando così il 7° posto ottenuto nei precedenti campionati europei di Varsavia nel 2004.
La gara maschile, di altissimo tasso tecnico, ha visto come unico protagonista l’ucraino Sergey Lebid, atleta molto conosciuto in Italia in quanto iscritto alla società Cover di Verbania, che con un’azione di corsa efficace e leggera ha fatto gara solitaria staccando fin dalle prime battute tutti gli avversari. Il tempo finale di 31’10” sui 10.2 km (ad una media di circa 3’00”/km), conferma il valore a livello mondiale di questo atleta, vincitore tra l’altro di 7 titoli europei assoluti di cross.
I colori italiani sono stati ben difesi da Gerardo Maiorano che, non in perfette condizioni fisiche, ha conquistato un’onorevole 60esima posizione con il tempo di 36’34”, seguito a breve distanza dal tenace Ivano Igini, classe 1958, 74° al traguardo in buona evidenza nonostante reduce da una fastidiosa bronchite.
Tutto ciò per quanto riguarda i risultati tecnici, certamente importanti dal momento che si tratta di una competizione sportiva, ma che non rappresentano tuttavia l’unico aspetto da evidenziare.
Lo sport infatti non è solo agonismo o risultato sportivo fine a se stesso, ma anche entusiasmo e passione; ne sa qualcosa il tecnico Angelo Vecchi, che dopo aver organizzato a Brescia la corsa campestre del campionato italiano, ha accompagnato gli atleti correndo “al loro fianco” durante le fasi della competizione.
Anche gli altri accompagnatori hanno incitato gli atleti immortalando i momenti più belli della manifestazione. Molto emozionante la cerimonia di apertura che ha visto sfilare le squadre con le rispettive bandiere nazionali, seguite dall’ingresso solenne del vessillo dell’USPE in un’atmosfera di fraternità e condivisione fra tutti i partecipanti; momenti indimenticabili che rimarranno impressi nel cuore e nella mente dei partecipanti. L’atmosfera che si respira a queste competizioni è veramente incredibile.
Le gare, non condizionate da interessi economici ne da premi in denaro o da ingaggi, sono affrontate dagli atleti esclusivamente con la motivazione e la voglia di confrontarsi con l’avversario/amico, mettendo in campo tutte le forze e l’orgoglio di competere per rappresentare la propria nazione.
E’ d’obbligo sottolineare che tutti i componenti della rappresentativa italiana si sono fatti carico delle spese di partecipazione ai campionati, chi individualmente e chi sostenuto dal gruppo sportivo di appartenenza, dando così un segnale forte, a dimostrazione che la passione ed i valori trasmessi dallo sport vanno oltre ogni calcolo economico che si traduce in spirito di appartenenza all’ASPMI, nell’occasione degnamente rappresentata a livello europeo




 


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Ultimo aggiornamento: 03/05/2024